La digitalizzazione del volantino è un passo importante. Ma store e forte presenza sul territorio sono pilastri fondamentali di Trony
Con il lancio del nuovo volantino digitale in versione navigabile, Trony fa un ulteriore step nel suo processo di customer satisfaction che, nonostante la crescita della digitalizzazione vuole mantenere al centro il punto vendita come punto di contatto imprescindibile tra l’insegna e il consumatore. Ne abbiamo parlato con Michele Pivello, Direttore Marketing Trony
Il nuovo volantino navigabile come si inserisce nella strategia commerciale dell’insegna?
«Il nuovo volantino navigabile è parte integrante di un percorso strategico di digitalizzazione che ha come obiettivo primario la soddisfazione del consumatore, ma che passa anche attraverso altri punti chiave: l’ottimizzazione dei processi interni -in una struttura complessa come quella del Buying Grup-; la velocità d’esecuzione, sempre più richiesta in mercato dinamico come il nostro soprattutto in tema di promozioni; l’utilizzo di contenuti digitali e la necessità di consolidare il Punto Vendita come touch-point imprescindibile nel percorso d’acquisto. Il format del volantino è studiato per essere coerente con i nostri codici, immediatamente riconoscibile, facile da consultare e portare un asset digitale all’interno del punto vendita, non il contrario».
Quale ruolo svolge oggi la promozionalità all’interno dell’attività di una realtà come Trony?
«Senza fare retorica la promozionalità ricopre un importante ruolo per noi così come per tutti i retailers di questo mercato. Nel nostro caso, con un po’ di presunzione, possiamo affermare di esserci conquistati riconoscibilità in quest’abito grazie a dinamiche promozionali ben identificabili e attribuite dal consumatore quasi esclusivamente al brand TRONY. Dinamiche complesse e quindi difficili da gestire in Punto Vendita se non hai forte presidio e collaboratori preparati».
È possibile gestire l’attività promozionale di un’insegna senza danneggiare marginalità e valore? Come?
«Impossibile pensare che un’attività promozionale non abbia impatto sulla marginalità, nemmeno chiamando in causa i massimi teoremi di Marketing. Al fatto che i retailers vivono in un contesto altamente competitivo fatto di canali e politiche diverse per obiettivi specifici, dobbiamo aggiungere, sempre di più, il ruolo dei fornitori. Quello che cerchiamo di fare noi è di diversificare le attività promozionali con meccaniche atte a portare valore con la massima attenzione al mix dell’offerta, al timing di ciascuna operazione ed alla scelta del canale corretto».
La digitalizzazione del volantino è solo un esempio di come un’insegna può adeguarsi al nuovo percorso d’acquisto del consumatore. Quali sono gli altri aspetti su cui investire in questo nuovo scenario? A che punto è Trony in questo percorso di trasformazione?
«È senza dubbio un percorso complesso, dove la tecnologia svolge e svolgerà un ruolo chiave. Ma la tecnologia è a disposizione di tutti. Quello che farà la differenza sarà la coerenza dell’insegna nella proposta e nelle promesse. Parliamo ovviamente di integrazione tra on-line ed off-line e dell’implementazione di tutti quei servizi che portano all’omnicanalità. Faremo altri passi importanti nei prossimi mesi, ma senza la pressione e la necessità di far crescere troppo velocemente i numeri a discapito della rete fisica: Anche perché senza coinvolgere la rete nel perimetro del nostro settore, vengono a mancare le fondamenta per l’on-line».
Quale ruolo svolge e quale vuole svolgere Trony all’interno del panorama distributivo italiano? Qual è la peculiarità della vostra insegna?
«La nostra insegna sintetizza in sé caratteristiche e capillarità della distribuzione tradizionale -grazie ad una compagine sociale fortemente riconosciuta sul proprio territorio- con il vantaggio distintivo di un brand dalla fortissima riconoscibilità».
Qual è lo stato di salute del canale technical?
«Difficile lamentarsi dopo i risultati degli ultimi anni ma non per questo, anzi proprio per questo, non dobbiamo abbassare la guardia. Ci sono punti di criticità che sono evidenti quali l’aumento dei costi, l’inflazione, l’isterismo promozionale e la necessità di fare sempre più investimenti sia per l’on-line che per la rete fisica».
Come si fronteggia l’avanzata dell’online?
«Fronteggiare l’avanzata dell’online è un approccio perdente. Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento . L’on-line è un’opportunità per un retailer, complesso da integrare ma pur sempre un’opportunità».
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