Grazie all’accordo commerciale tra l’azienda torinese e il brand cinese, Nital distribuirà i droni DJI nel mercato italiano
Nital distribuisce in Italia i droni DJI. Il distributore torinese, nell’anno in cui festeggia i 30 anni di attività, ha assunto la responsabilità della distribuzione per il mercato italiano del prestigioso marchio DJI, leader mondiale nella produzione di droni civili e prodotti per la ripresa video e fotografica. Fondata nel 2006 a Shenzhen, la Silicon Valley cinese, DJI è diventata, in poco più di 10 anni, una azienda globale e famosa in tutto il mondo, con sedi negli Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Giappone, Corea del Sud, Pechino, Shanghai e Hong Kong.DJI offre un’ampia gamma di prodotti che vanno dai droni professionali a quelli consumer, dai sistemi di stabilizzazione per foto e ideo camere a impugnature stabilizzate per smartphone, fino alle fotocamere aeree. Ogni prodotto DJI si caratterizza per l’elevata qualità dei materiali, l’avanzata tecnologia e l’interfaccia utente semplice e intuitiva. Grazie all’avanzata tecnologia dei suoi prodotti, DJI sta ridefinendo vari settori merceologici, tra cui l’industria fotografica, musicale, televisiva e cinematografica, e rappresenta un business in forte crescita. Per questo motivo è nata l’esigenza del brand di avere un distributore di riferimento per l’Italia, esigenza che ha avuto come risposta il gruppo Fowa-Nital. In virtù dell’importante expertise maturata, in particolare Fowa S.p.A manterrà la responsabilità del canale specializzato imaging, all’insegna di una continuità sicuramente gradita al mercato.
“La decisione di DJI di affidare a Nital S.p.A. il ruolo di distributore per l’Italia, confermando di fatto la fiducia al gruppo Fowa-Nital, ci onora profondamente – dichiara Aldo Winkler, CEO di Nital S.p.A. e di Fowa S.p.A. – e ci motiva ad affrontare questa avventura con grande entusiasmo, fantasia e coraggio. Gli straordinari prodotti DJI ci ispireranno a vivere questa ennesima sfida con il giusto spirito e la passione che ci ha sempre contraddistinto”.