L’importanza dell’autonomia degli smartphone

Secondo l’ultimo sondaggio condotto da Wiko, per l’85% del campione l’autonomia dello smartphone è un importante criterio d’acquisto

L’importanza dell’autonomia degli smartphone al momento dell’acquisto, è quello che ha cercato accertare in un sondaggio Wiko, brand franco-cinese di smartphone, condotto all’interno della sua community di Instagram. Per l’82% dei partecipanti al sondaggio essere fuori casa e ritrovarsi con il cellulare scarico è la situazione peggiore in cui lo smartphone può scaricarsi. Contesto che batte la mancanza di batteria durante l’attesa di una telefonata importante (18%). Se l’autonomia, stando al sondaggio condotto da Wiko, è un fattore sempre più determinante nella scelta di uno smartphone (85%), e se con lockdown, DAD e home working l’utilizzo dei proprio personal device è aumentato del 50% per il 59% del campione rispondente, va da sé che gli smartphone di ultima generazione stiano fortemente investendo in batterie davvero long lasting. Infatti il power bank è ancora una soluzione utile, ma per il 74% dei rispondenti i cellulari con batterie long lasting sono già realtà.

L’importanza dell’autonomia degli smartphone

Nella classifica dei “momenti peggiori” si contendono il podio due ulteriori situazioni: con il 51% vince l’istante in cui il cellulare si spegne durante una videochiamata, il 49% teme invece l’utilizzo energivoro del device come hotspot. La percentuale di chi continua ad attaccare lo smartphone alla corrente anche due volte al giorno non è bassa, ma si ferma al 36%. Il 64% dei partecipanti al sondaggio dichiara di poter contare su una autonomia che supera la giornata, arrivando anche a due con un utilizzo medio. Il power bank, in questo scenario, è ancora utile e attuale. Il 50% dei partecipanti al sondaggio di Wiko afferma infatti di utilizzarlo come garanzia extra, per evitare interruzioni spiacevoli. Per ricaricare il proprio smartphone, si sceglie prevalentemente il caricabatterie che è in dotazione (78%). Di fatto la scelta più seguita, ma anche la migliore per la “salute” del cellulare. Solo il restante 22% utilizza senza problemi quello che trova in casa, a prescindere dalla provenienza.