5g

Secondo una ricerca della School of Management del Politecnico di Milano sono più i consumatori che le aziende a sposare la nuova tecnologia

Sono stati presentati i risultati della ricerca dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano oggi durante il convegno online “5G: un ecosistema da costruire”.

5G e il mercato consumer

Secondo la ricerca nel mercato consumer c’è eterogeneità di vedute, con il 25% dei consumatori italiani che ha già acquistato o ha intenzione di acquistare uno smartphone che supporta la rete 5G e il 34% che lo sta valutando. Fra gli acquirenti il 30% ha già comprato il device, il 13% sta per farlo, il 35% sta aspettando un’offerta interessante e il 22% attende di avere la copertura 5G nella propria città. Chi invece sta valutando l’acquisto è influenzato principalmente dal costo del device (32%), dalla copertura nella propria città (29%) o aspetterà rassicurazioni sulla salute (15%). Gli utenti non interessati a comprare uno smartphone 5G sono prevalentemente soddisfatti del dispositivo che già possiedono (62%) e sono disincentivati dall’alto costo del device (28%), dalla mancanza di copertura (19%) e dalle preoccupazioni per la salute (13%). In sintesi, quindi, le fake news hanno lasciato una traccia, seppur limitata, influenzando circa il 10% dei consumatori.

Aziende e 5G

Le opportunità delle reti 5G non sono ancora comprese dalla maggioranza delle imprese. Da un sondaggio condotto dall’Osservatorio su 328 aziende end user e 222 imprese ICT emerge che l’80% delle aziende che in futuro utilizzeranno i servizi abilitati da questa tecnologia non ne conosce o non ne vede, al momento, i vantaggi. Più nel dettaglio, il 41% è incerto, ne percepisce l’impatto ma non sa se la propria realtà sarà coinvolta; il 26% non conosce il tema e non è consapevole delle implicazioni di business del 5G; il 5% è scettico, conosce l’argomento ma pensa che non porterà un reale valore; l’8% è disinteressato, potrebbe essere un’opportunità per altre realtà ma non per la propria. Del restante 20%, solo l’1% si sente già un esperto conoscitore del 5G mentre il 19% ha avviato progetti o sta iniziando ad approcciare il tema. Il settore che appare più pronto è quello dei servizi, con il 26% di aziende ricettive, il 2% di esperte e una minore incidenza di imprese inconsapevoli (21%). Seguono PA e Sanità, con il 20% di aziende ricettive ma anche la percentuale più alta di inconsapevoli (35%), e il manifatturiero, con il 15% di imprese ricettive, il 2% pioniere e il 26% che non conosce il tema. Sono 122 le sperimentazioni su casi d’uso condotte in Italia, in maggioranza dedicate al monitoraggio da remoto (35%), con applicazioni ad esempio in agricoltura e nelle smart city, e al miglioramento dell’esperienza dell’utente (20%), con soluzioni prevalentemente nei settori media e turismo.