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Con Fabrizio D’Amico, direttore generale di Ecolamp, abbiamo parlato anche del ruolo del trade nel processo per una corretta gestione dei RAEE

Ecolamp, consorzio nazionale specializzato nel recupero e smaltimento dei RAEE, ha rinnovato la proposta di servizi rivolti agli operatori professionali, con l’obiettivo di fornire al mondo B2B un’offerta completa e modulabile secondo ogni necessità di smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche in dismissione. Oggi, infatti, Ecolamp si propone come il partner unico per il ritiro e corretto trattamento di tutte le tipologie di RAEE. Con Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp, abbiamo parlato anche del ruolo del trade nel processo per una corretta gestione dei RAEE

I vostri nuovi servizi si rivolgono agli operatori professionali. Cosa offrite invece ai rivenditori di elettronica di consumo per quanto riguarda i RAEE?

«I rivenditori di elettronica sono certamente un elemento importante nella rete di corretta gestione dei RAEE. Spesso sono il luogo di conferimento di maggiore prossimità per chi detiene un RAEE. A loro Ecolamp propone servizi dedicati di ritiro e trattamento anche al settore GdO. Rispetto agli operatori professionali, per questo canale di raccolta, offriamo la possibilità di noleggiare i nostri contenitori di metallo che permettono un semplice posizionamento anche all’esterno del punto vendita e un’ampia volumetria di raccolta».

Quali sono le principali difficoltà nel rendere “automatica” la corretta gestione dei RAEE?

«In alcuni casi chi detiene il rifiuto non conosce le modalità corrette di conferimento del RAEE di cui si vuole disfare. Consumatori domestici e professionisti hanno a disposizione modi e canali differenti. È quindi fondamentale fare informazione a tutti i livelli e diffondere il più possibile la conoscenza dei luoghi e delle pratiche corrette di conferimento. In altri casi, invece, può sembrare più facile e meno oneroso utilizzare operatori non in regola, alimentando un mercato illegale e sommerso dove non è chiaro il processo di recupero, trattamento e smaltimento dei RAEE conferiti. Al contrario, il sistema RAEE – quello dei consorzi come Ecolamp e del Centro di Coordinamento RAEE, per intenderci – garantisce un percorso e una gestione professionale del rifiuto, facendo riferimento ad operatori regolarmente verificati e certificati e consentendo elevate percentuali di recupero di materie prime seconde e di energia».

Qual è l’anello debole della catena che dovrebbe portare al corretto trattamento dei rifiuti elettronici?

«Diciamo che c’è ancora molto da fare per riuscire a raccogliere quantitativi soddisfacenti di RAEE, sono ancora troppi i rifiuti che sfuggono alla corretta gestione o non vengono conferiti nei luoghi preposti. La mancanza di un efficace e assiduo sistema di controlli non aiuta a scoraggiare le attività di un mercato parallelo ed illegale».

È corretto parlare di smaltimento? I RAEE non rappresentano invece una risorsa?

«In effetti è più corretto parlare di conferimento, come passaggio propedeutico al trattamento del rifiuto. I RAEE rappresentano senza dubbio una risorsa. Essi contengono una grande quantità di materie prime riutilizzabili. Per ottenere queste materie prime seconde sono necessari dei processi di lavorazione complessi e dispendiosi. In Italia esistono diversi impianti autorizzati dove i RAEE vengono lavorati e divengono, per l’appunto, una risorsa e non uno scarto. Inoltre nei RAEE sono presenti una serie di terre rare anch’esse preziose e recuperabili. Dai RAEE gestiti da Ecolamp viene recuperato, ogni anno, oltre il 95% tra materia ed energia».

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