BaByliss e Cuisinart spingono Conair Italy

Conair Italy ha chiuso il 2020 con vendite in crescita del 17% grazie anche alle performance dei brand BaByliss e Cuisinart

BaByliss e Cuisinart spingono Conair Italy la filiale italiana di Conair Corporation, azienda americana da 2 miliardi di euro, che nel 2020 ha registrato vendite in crescita del 17%, per un giro d’affari da 35 milioni, stabile rispetto al 2019 includendo la parte produttiva, e un utile positivo in crescita. Un risultato ottenuto anche grazie a BaByliss, marchio di prodotti hairstyling e grooming, e Cuisinart, brand di alta gamma dedicato ad articoli per cucina. Innovazione di prodotto, elasticità produttiva e una strategia distributiva mirata, sono stati tra i principali fattori che hanno trainato la crescita della società.

soddisfatto dei risultati raggiunti

«Nonostante il 2020 sia stato un anno complicato dal punto di vista socio-economico, siamo riusciti a registrare numeri in controtendenza grazie alla nostra immediata capacità di reazione, alla nostra perseveranza e a una chiara strategia distributiva», spiega David De Vanna, direttore generale di Conair Italy. «Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti, portare questo tipo di crescita in un anno così delicato acquisisce ancora più valore. Devo ringraziare l’apporto di tutta la squadra che ha dimostrato resilienza e capacità di adattamento».

Produzione italiana


BaByliss e Cuisinart spingono Conair Italy

Con il 90% delle vendite dirette al canale retail e il restante 10% al canale professionale, Conair Italy ha beneficiato anche della produzione della fabbrica di proprietà a Chiuduno (Bergamo), una delle realtà più grandi a livello europeo, specializzata nella realizzazione di phon di alta gamma e made in Italy. Quest’anno ne sono stati prodotti ben 1.4 milioni, esportati in tutto il mondo. «La produzione made in Italy di parte del catalogo ci ha dato l’elasticità produttiva necessaria a superare le problematiche di shortage, che tutti i vendor con stabilimenti produttivi localizzati prettamente nel far east hanno dovuto fronteggiare», ha aggiunto David De Vanna.

BaByliss in Italia

Conair Italy grazie al brand BaByliss, è tra i leader di mercato in Europa nella cura della persona con una quota del 15% nel segmento hair care & grooming. In Italia detiene il 52,5% a volume del mercato degli arricciacapelli automatici, l’11,6 % delle spazzole ad aria per capelli e l’8,2% nel comparto fortemente tecnologico degli asciugacapelli con motore digitale ultraleggero.

Gli investimenti nel digital

Il 2020 è anche stato un anno di cambiamento digitale: Conair Italy ha lavorato sull’immagine dei suoi brand BaByliss e Cuisinart, rinnovando completamente i siti web, il canale e-commerce e le pagine social. I consistenti investimenti in comunicazione digital e le collaborazioni con importanti influencer, hanno dato visibilità alle marche, accelerando il sell out dei prodotti tanto da ammortizzare l’impatto negativo dei lock down; ne è un esempio la crescita importante delle vendite al pubblico durante il periodo Black Friday e natalizio, che rappresenta un momento di picco del mercato del piccolo elettrodomestico: in questa fase il sell out di Conair Italy è cresciuto in maniera importante con un incremento di fatturato del 16% rispetto al 2019.

Obiettivi per il 2021

David De Vanna, direttore generale di Conair Italy

«Anche per il 2021 ci aspettiamo una crescita a doppia cifra», ha concluso David De Vanna. «Sarà un anno caratterizzato da importanti lanci di prodotto: nelle prossime settimane con Babyliss presenteremo una piastra per capelli super vapore, un arricciacapelli automatico a vapore, un phon e una spazzola con tecnologia plasma, quattro prodotti perfetti per chi vuole il massimo delle prestazioni mantenendo i capelli sani e idratati. Alla fine di marzo Cuisinart lancerà invece una gamma completa di piccoli elettrodomestici per la cucina cordless, 5 nuovi prodotti dal cuore tecnologico e dal design all’avanguardia, che rappresentano una perfetta risposta ai trend di mercato e alle nuove esigenze dei consumatori finali».