È la seconda volta consecutiva che la società proprietaria dei brand Beko e Grundig riceve il prestigioso riconoscimento per la categoria Elettrodomestici durevoli
Grazie al costante impegno di Arçelik per la sostenibilità, l’azienda è stat nominata, per il secondo anno consecutivo, “Azienda Leader del Settore” nella categoria Elettrodomestici durevoli nell’indice di sostenibilità Dow Jones che ogni anno valuta le prestazioni di sostenibilità delle più grandi aziende. Non solo, questo è anche il quarto anno consecutivo che Arçelik si evidenzia per essere l’unica società industriale turca presente nella categoria DJSI Emerging Markets. La sostenibilità è una delle principali priorità di Arçelik e l’etica dell’azienda è “Respecting the World, Respected Worldwide”.
Un risultato importante
Valutando la posizione ottenuta dall’azienda nell’indice, il CEO di Arçelik Hakan Bulgurlu ha dichiarato: “Essere stati selezionati come ‘Azienda Leader del Settore’ nell’indice di sostenibilità Dow Jones, che rappresenta il gold standard nella sostenibilità aziendale, è un risultato importante che dimostra che siamo sulla strada giusta. Siamo orgogliosi di questo successo che abbiamo ottenuto insieme a tutti i nostri dipendenti. Abbiamo stabilito uno standard esemplare da seguire rispetto alle aziende del nostro settore. Grazie all’”Energy Efficient Refrigerators Carbon Credit Finance Project” in Turchia siamo diventati Carbon Neutral per gli anni 2019 e 2020. Nell’ambito di questo progetto, Arçelik, ha infatti ottenuto il diritto a 305.407 tonnellate di crediti di carbonio VCS (Verified Carbon Standard) che abbiamo utilizzato per compensare i nostri 2019 e 2020 globali diretti e indiretti (Scope 1 e 2) per Emissioni di GHG. Abbiamo in programma di investire altri $50 milioni in energie rinnovabili ed efficienza energetica nel prossimo futuro per il bene del nostro pianeta. Insieme ai nostri brand continueremo a progettare prodotti ecocompatibili, ad investire i nostri sforzi per una produzione efficiente, sia in termini di energia che di consumo d’acqua, ed implementeremo progetti sociali in tutto il mondo, contribuendo a combattere lo spreco alimentare e incoraggiando le persone verso una vita più sana. Stiamo ampliando i nostri obiettivi implementando le nostre iniziative di sostenibilità non solo in campo ambientale, ma anche in ambito sociale e di governance. Continueremo a contribuire in attività volte alla protezione del nostro pianeta e incoraggeremo le persone a vivere uno stile di vita più sostenibile”.
Attenzione all’ambiente
Arçelik, che continua infatti a commissionare studi pionieristici sulla lotta ai cambiamenti climatici, ha anche pubblicato i suoi obiettivi per il 2030 nel suo 12° Rapporto Di Sostenibilità. In esso ha dichiarato la sua volontà a creare un sistema di energia rinnovabile da 15 MW nei propri impianti di produzione entro il 2030. Arçelik, nel 2019, ha anche utilizzato per le sue attività in Turchia e Romania elettricità verde al 100% e mira sempre più a utilizzare questa elettricità al 100% in tutti gli impianti di produzione globali entro il 2030. Non solo, Arcelik mira entro il 2030 alla riduzione del 45% dell’energia utilizzata per produrre i suoi prodotti (rispetto alla ai valori registrati nel 2015 nel Sud Stabilimenti in Africa, Russia, Turchia, Romania, Cina, Thailandia e Pakistan). Arçelik, prima e unica azienda industriale della Turchia che possiede due impianti di riciclaggio WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment), dal 2014, sostituendo i vecchi prodotti ad alto consumo di energia e acqua con prodotti efficienti dal punto di vista energetico e idrico, è riuscita ad ottenere il risparmio energetico di 315 GWh e 6,4 milioni di tonnellate di risparmio idrico. I vecchi prodotti sono stati inviati agli impianti di riciclaggio RAEE di Arçelik e sono stati riciclati. Giusto per capire l’importanza di questa attività, il risparmio generato equivale al consumo giornaliero di elettricità di quasi 39 milioni di famiglie e al consumo di acqua giornaliero di 7,9 milioni di famiglie. Riciclando questi prodotti di scarto, sono state anche evitate circa 155.000 tonnellate di emissioni di CO2.