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Secondo l’associazione il futuro poggia su efficienza energetica, sostenibilità e il sostegno all’industria di qualità

Durante la conferenza annuale di APPLiA Italia – Associazione Confindustriale delle imprese operanti in Italia nel settore degli elettrodomestici e delle attrezzature professionali – dove, insieme ad un’analisi dei dati dell’ultimo anno – con il supporto di GfK – si sono approfonditi i temi legati al caro energia, è stata anche scattata una fotografia del settore GED, PED e degli elettrodomestici professionali nel nostro Paese. Dalla presentazione è emerso che il mercato degli apparecchi domestici e professionali ha registrato nel 2022 dinamiche sensibilmente diversificate. Da una parte il rimbalzo negativo rispetto all’anno precedente per i comparti legati alla casa – in particolare per il bianco – dall’altra segnali positivi per i settori legati al turismo e all’edilizia (apparecchi professionali, camini, riscaldamento a biomassa).

Paolo Lioy, Presidente di APPLiA Italia

“Stiamo affrontando tutti un periodo di non facile lettura – spiega Paolo Lioy, Presidente di APPLiA Italia – che risente fortemente degli stravolgimenti subiti dal mercato, dalla supply chain e dalle abitudini dei consumatori degli ultimi due anni di pandemia. A queste si è aggiunta una molteplicità di variabili che non agevola la programmazione aziendale. Ciononostante, anche in un momento storico così particolare, la nostra industria è fortemente focalizzata nel continuare a proporre soluzioni efficienti, innovative, capaci di fare davvero la differenza in termini di sostenibilità”.

Per i grandi elettrodomesticinel 2022 la produzione è scesa del 18%, particolarmente in contrazione nella seconda parte dell’anno (-24,7% nel 3°Q e -35,7% nel 4°Q), in evidenza la difficoltà del comparto lavaggio. La contrazione della produzione è legata a doppio filo ad un effetto del calo generalizzato del mercato in Italia e nell’intera area UE. Questo è il risultato sia di un confronto con un 2021 particolarmente positivo, sia degli effetti dell’inflazione e della conseguente minor disponibilità di spesa dei consumatori. Negativamente ha anche impattato, soprattutto nella prima parte dell’anno, la carenza di componentistica ed elettronica. I dati sell-in APPLiA Italia riportano poi, per l’anno appena trascorso, un calo a doppia cifra sia per le vendite nazionali (-12,6%) sia per l’export (-10,2%), con un trend sensibilmente negativo nella seconda metà dell’anno, unito ad una contestuale riduzione dello stock (-14,9%). Anche in questo caso, coerentemente, si registra la performance particolarmente negativa delle Asciugatrici (-32,4% dato sell-in Italia) inevitabilmente legata alle dinamiche del caro energia.

In linea generale, migliori le performance del canale mobilieri rispetto all’e-commerce ed al retail fisico. Di pari passo con il settore dei grandi elettrodomestici, anche l’andamento del comparto dei componentiha inevitabilmente sofferto del calo del mercato.

I piccoli elettrodomestici -dopo l’exploit del 2020, un 2021 col segno più ed un inizio d’anno 2022 in negativo – tornano ad una performance positiva nel terzo trimestre e chiudono l’anno, come evidenziano i dati sell-out GfK, con una crescita a valore del +3,4%. Il dato è sostenuto soprattutto dal comparto Persona (+6,9%), seguito da Cucina (+2,3%) e Comparto Casa (+2,1%). In particolare, si evidenzia l’interesse dei consumatori per le friggitrici ad aria, al primo posto in termini di crescita, seguite da apparecchi per lo styling e aspirapolvere robot. Positivo il segmento macchine da caffè e interessante sottolineare anche il buon andamento delle coperte elettriche legato plausibilmente al tema dell’incremento del costo del riscaldamento domestico.

“È evidente che il tema dell’efficienza energetica rimane più che mai attuale – prosegue Paolo Lioy- e sussiste la necessità di un’accelerazione del processo di ricambio e aggiornamento nelle case degli italiani degli elettrodomestici che, come ci ricorda ENEA, rappresentano il 58% dei consumi elettrici domestici. Considerando che un prodotto ad elevata efficienza dotato di nuova etichetta energetica consuma in media oltre il 60/70% in meno di un apparecchio con più di 10 anni di vita, i risparmi possibili sulla bolletta mensile di tutti i cittadini e sui consumi elettrici nazionali sono veramente consistenti. Il processo di rinnovamento, tanto più necessario in Italia dove il parco installato supera mediamente i 14 anni di vita, purtroppo in questo momento non è sicuramente favorito dal calo del mercato e dalla minor capacità di acquisto per i prodotti più performanti”.

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