Dal 26 al 27 ottobre 2021 alla Fiera di Rimini si svolgerà la decima edizione della manifestazione promossa dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il MITE e il patrocinio della Commissione Europea
Gli Stati Generali della green economy compiono dieci anni di vita e si preparano a riunirsi dal 26 al 27 ottobre 2021 alla Fiera di Rimini (qui per registrarsi). L’evento, promosso dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il MITE e il patrocinio della Commissione Europea, riunirà importanti esponenti delle istituzioni, dell’industria ed esperti del settore introno al tema del decennale della Green Economy in Italia, i risultati raggiunti e il ruolo strategico che si profila al 2030.
Dieci anni di Green Economy in Italia
Un’edizione importante quella del 2021 perché – sottolineano i promotori – “Si svolge alla vigilia della Cop 26 per il clima e coincide con l’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza e, più in generale, con le misure di rilancio dell’economia italiana dopo la recessione causata dalla pandemia”. È un momento fondamentale per il futuro di tutta l’Europa che vede nella green economy il motore principale di un rilancio che guarda “A un Green Deal basato su un’economia decarbonizzata e circolare per far fronte alla crisi climatica e promuovere uno sviluppo resiliente, durevole e di buona qualità”. Da qui l’esigenza di affrontare la sfida verso la neutralità climatica rafforzando il dialogo e la cooperazione fra tutti i settori economici: energia, industria, trasporti, agricoltura, costruzioni e servizi.
Transizione ecologica: per l’86% degli italiani è necessaria
La transizione ecologica e la digitalizzazione vanno gestite in maniera integrata. Raggiungere un modello di produzione sostenibile per il pianeta, sostengono i promotori degli SGGE, “Richiede misure impegnative e adeguate risorse: è un’occasione da non perdere e può diventare una grande opportunità, ma va gestita con coerenza e con misure appropriate”. E a cercare sostenibilità sono gli stessi cittadini italiani che, secondo uno studio IPSOS che verrà presentato nel corso dell’evento, vedono la transizione ecologica non solo come una difesa contro i danni ambientali e climatici, ma anche (per 86% degli intervistati) come un’opportunità economica capace di ridurre i rischi climatici e ambientali e in grado di sviluppare investimenti, innovazione e nuova occupazione. “Per 3 su 4, il 75%, – si legge in un’anticipazione dello studio – si tratta di un cambiamento necessario e urgente dell’economia e della società per fermare la crisi climatica e il degrado dell’ambiente. Il 18% la ritiene un cambiamento necessario ma non prioritario e solo il 6% una moda alimentata dai media”. Il 26 ottobre il programma dell’evento prevede un intervento di Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion Compliance Organization.