L’ultimo osservatorio dei prezzi di QBerg mostra che l’Indice dei Prezzi Tecnologici a dicembre è sceso di 0,73 punti su novembre
QBerg ha diffuso il suo ultimo osservatorio prezzi relativo, che grazie all’indice sintetico IPT (Indice dei Prezzi Tecnologici) ci fornisce alcune indicazioni sull’evoluzione dei prezzi negli store italiani di tecnologia a dicembre 2023.
Nel mese considerato, l’indice IPT ha raggiunto il punteggio di 113,69, in diminuzione congiunturale di 0,73 punti rispetto a novembre. Il quarto mese consecutivo di riduzione dei prezzi su base congiunturale, scenario mai verificatosi nei 5 anni precedenti. Inoltre lo studio di QBerg evidenzia che il trend anno su anno dei prezzi continua ad essere in discesa: l’indice IPT tendenziale è +1,20 punti superiore a quello registrato dodici mesi fa. Quattro categorie di tre diversi settori tecnologici sembrano apparentemente movimentare l’intero panorama dei prezzi. Innanzitutto il Trattamento Acqua e il Trattamento Aria de quali QBerg evidenzia incrementi mese su mese record (+16,88) per la prima e diminuzioni marcate per la seconda (-7,45). Pur restando entrambe ben oltre con i prezzi nel confronto YOY sui 12 mesi (+24,04 e +13,76 rispettivamente). In secondo luogo il segmento Networking\Smart Home registra una contrazione mese su mese decisamente elevata (-23,48), seppur con i prezzi in crescita rispetto a 12 mesi fa (+13,04). Il comparto Home Entertainment (principalmente le Consolle per Videogiochi) scende a -4,10 mese su mese e raggiunge +32,35 anno su anno. Per tutte le altre, il range di variazione mese su mese è fra -3,5 e +1,5 punti di IPT. E quello anno su anno + 6,50 punti di IPT. A livello congiunturale (mese su mese), in positivo, troviamo solo le categorie del Ged Built-in, AudioVideo e Foto. Con prezzi in diminuzione tutte le altre, soprattutto Telefonia, sia Fissa che Mobile e Hardware.
Le categorie di prodotti offrono un quadro generale dell’evoluzione dei prezzi, ma l’analisi delle famiglie di prodotti tecnologici permette di comprendere la dinamica e le motivazioni di questa contrazione dei prezzi registrata a dicembre, ma soprattutto ci fornisce indicazioni sulle strategie di pricing dei retailer. I retailer hanno ridotto i prezzi soprattutto in funzione del Natale e, soprattutto, nella fascia bassa di prezzo (<€200): Assistenti vocali (-23,48 punti) e Rasoi Donna, oltre a Sistemi Hi-fi, Stampanti in bianco e nero e prodotti per il Riscaldamento. Quantitativamente minori i prodotti che hanno contribuito alla riduzione dell’IPT generale e che appartengono alle fasce prezzo >€200: in un range fra -4 e -7,5 punti di IPT, i prodotti per la Conservazione dei cibi (Frigoriferi e Congelatori Built-in), Monitor, prodotti per l’Ambiente e Consolle per Videogiochi. A controbilanciare queste contrazioni di prezzo vi sono aumenti rispetto a novembre per gli Elettrodomestici (in particolare GED Built-in) registrano aumenti fra +1,5 e +4,0 punti di IPT. Congelatori, Cucine, Forni, Lavastoviglie e Piani cottura; Sport Watch, Digital Camera e Flat Tv.
Nella comparazione dell’IPT di dicembre 2023 vs 2022 di QBerg, emergono a livello generale significative contrazioni di IPT. Ad esempio, in 7 casi su 10, famiglie prodotto nella fascia prezzo <€200, in un range medio fra i-5 e -7 punti di IPT anno su anno, con l’eccezione di Smart Watch Health&Fitness (-11,34). Emerge inoltre che solo tre prodotti appartengono alla fascia prezzo >€200: Digital Camera, Monitor e PC Desktop. Tutti hanno ridotto i prezzi in maniera decisa rispetto a 12 mesi fa (da -7 a -17 punti di IPT).
Secondo QBerg lo scenario nel quale si stanno muovendo consumatori, famiglie e retailer è uno dei più complessi degli ultimi anni. Dopo il Covid, le tensioni geopolitiche e militari internazionali e i loro effetti (prezzi delle materie prime) sull’economia (tassi di interesse) e sui prodotti tecnologici (terre rare) stanno perpetuando uno scenario di incertezza. A queste problematiche si aggiungeranno anche incertezze politiche nel 2024 (elezioni negli USA e per il Parlamento Europeo) che non predisporrà positivamente i consumatori nei confronti degli acquisti.
In questo contesto, è presumibile che almeno nei primi 3/6 mesi del prossimo anno, gli acquisti di prodotti tecnologici resteranno piatti o in diminuzione rispetto al 2023. Fenomeno che indurrà i retailer a continuare il processo di disinflazione dei prezzi, fatto salvo nuovi non auspicati aumenti dei prezzi dell’energia, rendendo persino possibile qualche periodo di deflazione.
Nel 2024 i retailer faranno bene a riconsiderare le loro strategie in store, cercando di attrezzarsi per ampliare l’inclusività dei propri punti vendita e la loro base di visitatori, incentivando la frequenza nei negozi di target che attualmente poco frequentano gli store stessi. Ad esempio i giovani, una generazione sempre più portata ad acquistare online, potrebbe essere invogliata con proposte legate a Realtà Aumentata\Virtuale. Allo stesso tempo i Boomer che rappresentano anche la categoria con la maggiore disponibilità di spesa, potrebbero essere conquistati con dimostrazioni in store su come la loro vita quotidiana potrebbe essere migliorata\ottimizzata con la tecnologia o con l’AI di cui saranno permeati i prodotti tecnologici nel 2024. Infine le famiglie, molto più attente al prezzo dei prodotti rispetto ai due target prima descritti, si potrebbero intercettare con proposte legate a maggiore praticità\comodità, convenienza economica nel lungo termine, ecc.
La customer experience in store, in altre parole, dovrà diventare centrale nell’offerta di tecnologia nel 2024 per invogliare consumatori pigri o poco competenti a non utilizzare solo la leva del prezzo nelle loro scelte, disincentivando l’acquisto in canali alternativi (second-hand o refurbished).
I retailer che avranno incrementato la conversione soprattutto nei target prima descritti potranno affrontare con maggiore tranquillità un prevedibilmente, almeno all’inizio, complicato 2024.
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