Alessandro Sironi, Head of Marketing and Communication di Huawei racconta come attraverso lo studio di mirate strategie di comunicazione il brand affronterà le prossime sfide che abbracciano nuove realtà: il mondo dello sport, del wellness e del benessere psicofisico
Nella prima parte dell’anno Huawei ha presentato sul mercato una serie di prodotti estremamente interessanti, nuovi PC, come Huawei MateBook 16s e D16, la serie Watch GT Runner, gli auricolari FreeBuds Pro 2 che sono stati riconosciuti fra i migliori per la cancellazione del rumore che arriva fino ai 47 decibel. E a maggio, in occasione dell’evento internazionale House of Huawei, la nuova generazione di wearable a supporto dell’health management.
Tutti hanno riscosso notevole successo da parte dei consumatori che hanno apprezzato anche il supporto che il brand ha studiato per promuoverne la conoscenza: comunicazione mirata, operazioni di marketing, iniziative speciali, partnership, che coinvolgono tutti i mezzi, dai tradizionali agli strumenti più evoluti dell’era digitale.
Abbiamo incontrato Alessandro Sironi, Head of Marketing and Communication di Huawei Consumer Business Group Italia, per approfondire le strategie attraverso le quali il brand intende supportare l’evoluzione dell’“ecosistema Huawei” con l’indubbio appoggio anche del punto vendita.
«Lo sviluppo di nuovi e innovativi prodotti ci sta offrendo grandi soddisfazioni. Oltre alla ripartenza sugli smartphone di inizio anno con i nuovi smartphone P50 Pro e Pocket, siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti con i wearable – l’utlimo arrivato è Huawei Watch GT3 Pro – e i device audio, come le Freebuds Pro 2, che hanno una qualità audio professionale e una cancellazione del rumore davvero rivoluzionaria, che ricevono ottimi apprezzamenti dai partner della distribuzione ma soprattutto dai consumatori. Due categorie che si inseriscono in un mercato in grande crescita. Anche nel comparto dei PC, malgrado si stia avendo una contrazione fisiologica post-pandemia, abbiamo presentato prodotti che sono il frutto dell’attenta osservazione delle esigenze degli utenti. I nuovi modelli,MateBook 16s e MateBook D 16, presentano uno schermo da 16” che permette di lavorare agevolmente in smartworking, un sistema Smart Camera con IA che mantiene il soggetto sempre inquadrato al centro e un microfono che cancella tutti i rumori di fondo. Funzioni molto utili nella vita reale. Nella nostra strategia rientra anche la parte di sviluppo software, Huawei Mobile Services e l’ecosistema di applicazioni sempre più ampio su AppGallery, sono l’esempio principale. Il nostro store di app è presente in più di 170 paesi e gli utenti attivi nel 2021 hanno superato i 580 milioni, inoltre continuiamo a crescere per garantire ai nostri utenti un’offerta sempre più aggiornata e completa con oltre un milione di applicazioni.
Siamo tra le aziende che più investono in ricerca e sviluppo per cui la qualità dei nostri prodotti indipendentemente dalla categoria, è di alto standard e questo ci viene riconosciuto in tutto quello che è il nostro ecosistema».
Entriamo più nel dettaglio della nuova generazione di wearable
«Huawei mette al centro delle sue attività il consumatore e oggi siamo concentrati sullo sviluppo di wearable per lo sport, il fitness, la salute e il benessere anche psicofisico delle persone. Abbiamo presentato una nuova generazione di prodotti a supporto dell’health management, ovvero che servono a monitorare tutte le attività che portano a un wellness globale. Prodotti eleganti che seguono il trend “fashion tech” per soddisfare anche i più esigenti in fatto di moda.
È la direzione che abbiamo preso dopo due anni di pandemia, per noi questo è stato un periodo “didattico”. La cura e l’attenzione che le persone mettono nel monitorare la propria salute, e non solo in ambito sportivo, sono aumentati notevolmente. Quindi si tratta di una dimensione di benessere psicofisico che è diventato un importante driver di acquisto. Stiamo costruendo nuove forme di collaborazione con i nostri partner della distribuzione anche in questo particolare contesto. Le persone sono sempre più attente a tecnologie che siano realmente utili e integrate nel quotidiano che le supportino nello stare meglio e le aiutino a semplificare un percorso per correggere o cambiare certe abitudini, spesso sbagliate, legate all’attività fisica o all’alimentazione. «Con i nostri wearable abbiamo inserito tecnologie che integrano la parola “true”: HuaweiTruSeen™, Huawei TruSleep™ e tante altre per monitorare la salute a 360°. Perché, a parte le performance sportive o di fitness, tenere monitorati il livello dello stress o la qualità del riposo è fondamentale per recuperare da un allenamento intenso, o migliorare il proprio benessere psico-fisico. L’obiettivo è fornire ai clienti dei monitoraggi “always on” che, in modo complementare con l’app HUAWEI Health e i nostri servizi forniscano una lettura dettagliata e professionale dello stato di salute e di benessere, creando allenamenti e piani nutrizionali personalizzati, oltre che fornire consigli su come mantenere uno stato di salute attivo. Tutto questo cerchiamo di rifletterlo nella comunicazione e in tutto ciò che realizziamo con i nostri partner».
Ecco, proprio la comunicazione: un aspetto fondamentale
«Cerchiamo di avere una comunicazione “premium” che rifletta il posizionamento dei nostri device, che è anche l’aspettativa dei nostri consumatori, cercando di fornire contenuti innovativi e memorabili. Attraverso storie e iniziative PR, sviluppiamo esperienze e relazioni mirate ad aumentare la conoscenza dei nostri prodotti: veri e propri piani editoriali che raccontino storie, dai canali social al paid media, da immagini e video costruiti per il mondo digitale a campagne out of home che ci permettono di essere presenti in zone strategiche delle principali città italiane. Un media-mix efficace con investimenti ottimizzati in base a diversi momenti dell’anno, per noi significa anche dare continuità alla crescita di awareness e consideration sulle nuove categorie di prodotto dell’ecosistema Huawei. Relativamente ai nostri wearable e al mondo health e fitness, con l’app Huawei Health abbiamo lanciato Health+, che è un servizio in subscription per avere piani sportivi di allenamento scientifici e nutrizionali evoluti, ma tarati sui propri bisogni; con i nostri wearable si può avere un personal trainer al polso in grado di monitorare parametri vitali (frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue, e con i nuovi device anche la rigidità arteriosa, oltre al monitoraggio del sonno e dei livelli di stress) e performance sportive. Anche questo per noi significa comunicare, cioè entrare a far parte della vita quotidiana delle persone attraverso servizi utili a tutti. Per questo vedremo sempre più campagne dall’anima sportiva, ma anche iniziative legate allo smart-office, all’entertainment e ad altri contesti d’uso.
In ambito marketing quindi abbiamo questo obiettivo e vogliamo perseguirlo non solo in momenti specifici ma dare continuità alla comunicazione durante tutto l’anno.
Gli investimenti riflettono questa visione. Abbiamo in programma di lanciare ancora molte iniziative, sempre più coinvolgenti per gli utenti. Abbiamo annunciato da poco una partnership con un noto brand lifestyle di fascia premium con cui organizzeremo un evento molto speciale che si svolgerà in autunno e solo in Italia. Questo perché vogliamo far sapere a sempre più persone che Huawei c’è.
In quest’ottica rientra anche la Huawei Sport Challenge, che abbiamo organizzato per quest’estate. Un contest sportivo aperto a tutti durante il quale, in modo positivo, sfidiamo le persone a raggiungere dei traguardi sportivi e a condividerli con la community. Perché serve? Perché grazie a questo le persone potranno partecipare a training e workshop tenuti da esperti di running e che si concluderà con un meet and greet e premiazioni degli utenti, un incontro finale a cui parteciperà anche Lisa Migliorini (@thefashionjogger), nota runner professionitsa, ma anche punto di riferimento importante nell’ambito dell’health & fitness con cui collaboriamo in modo efficace proprio perché Huawei ha approcciato questo mondo in modo credibile e autentico. Il nostro obiettivo rimane quello di promuovere abitudini sane che spingano a migliorare il benessere di tutti, ovviamente supportati dai nostri device. Pertanto proseguiamo in questa direzione sfruttando la nostra flessibilità per adattarci alle sempre nuove esigenze dei consumatori».
E a proposito di infuencer?
«In linea di massima cerchiamo sempre di usare tutte le nuove leve di comunicazione. All’evento di lancio europeo che si è svolto a Milano abbiamo avuto come ospiti Melissa Satta, showgirl e influencer, modella e conduttrice televisiva italiana insieme a Sir MoFarah, campione olimpico, mezzofondista e maratoneta britannico nonché ambassador dei wearable di Huawei. Sono stati i protagonisti dell’evento insieme ai prodotti mostrati in quattro aree esperienziali e sensoriali: boutique, area fitness, ristorante e benessere.
Insieme ai media, alla parte di relazione e comunicazione e ai social la figura di un’influencer oggi può essere determinante per il successo di un prodotto o di un brand. Un vero e proprio “media” che permette di raggiungere molte più persone esattamente targettizzate. In passato abbiamo anche organizzato iniziative speciali con i retailer sia con la collaborazione di influencer sia utilizzando nuovi mezzi di comunicazione di digital marketing. Siamo sempre disponibili a esplorare nuovi territori e sperimentare nuove forme di creatività».
Quali mezzi di comunicazione utilizzate?
«Quando parliamo a fasce di pubblico molto giovane come la Generazione Z, siamo aperti ad utilizzare linguaggi diversi, adatti al contesto. Ad esempio su TikTok siamo una best-practice europea nel mondo del tech. Abbiamo lavorato e lavoriamo su Twitch. Sappiamo che a fasce diverse corrispondono usi e consumi diversi. E poi sappiamo anche che ovviamente quando andiamo a colpire la Gen Z l’acquisto è inevitabilmente influenzato dal genitore. Per cui è un lavoro costante di learning e non c’è una regola fissa, impariamo anche dai mutamenti della società e questo per me vuol dire essere consumer-centrici. Partire dalle esigenze e dai desideri delle persone per studiare forme di comunicazione in linea con le specifiche funzionalità dei prodotti. In base ai prodotti, ai profili dei consumatori, ma anche a piattaforme diverse, costruiamo quindi le nostre campagne».
Qual è il vostro target di riferimento?
«Ci rivolgiamo in base ai prodotti a fasce d’età e profili di consumatori differenti, ma anche a piattaforme diverse. Per quanto riguarda i wearable per esempio ci rivolgiamo agli utenti consapevoli di dover mantenere uno stile di vita sano. I canali digitali hanno sicuramente la priorità per noi perché ci permettono un approccio always-on declinabile su più target che copra tutto il funnel. Diamo poi continuità alle campagne mantenendo anche obiettivi di awareness e consideration relativamente ai nostri nuovi wearable, ma anche al mondo dei servizi legati al health & fitness – con l’app Huawei Health. Diciamo che dal classico “adulti 18-54 con interessi consumer electronics”, andiamo a raffinare in base alle esigenze dei diversi scenari, ottimizzando in base a costante analisi dei dati. Per esempio nel contesto business possiamo intercettare e stimolare un target che potrebbe avere bisogno di un PC; nel contesto musicale, chi cerca un device audio di qualità; e così per gli smartphone o per i wearable con altri scenari, che variano da design a fotografia, da fashion a sport. Dove si utilizza il prodotto e a cosa serve. Lavorando sul mix di mezzi di comunicazione, accompagniamo e ottimizziamo il percorso utente attraverso il funnel».
Come si sviluppa il rapporto di collaborazione con il trade?
«I retailer sono per noi dei veri e propri partner con cui collaboriamo attivamente. Siamo sempre aperti a collaborare insieme, valutando operazioni mirate o progetti da sviluppare insieme a loro. Il canale riconosce il valore storico di Huawei, per una “eredità” che viene dagli smartphone e che si è trasmessa anche alle nuove categorie di prodotto di tutto l’ecosistema. Non era scontato che, seppur avendo incontrato difficoltà sugli smartphone, dove il percorso che stiamo facendo è differente, avremmo avuto questo successo nel mondo dei wearable o di altre categorie di prodotti. Il nostro interesse è quello di offrire al punto vendita un’esperienza integrata fra più categorie di prodotti correlati ad una serie di servizi che ci distinguano: la logica di ecosistema è già presente all’interno degli store dove non siamo più soltanto “smartphone centric”, per cui anche per il rivenditore nascono nuove opportunità di business. Inoltre, le attività collaterali che sviluppiamo costruiscono un percorso che idealmente accompagna l’utente dall’on line all’off line, quindi all’acquisto anche in negozio. Con una comunicazione cross canale uniforme, il consumatore vivrà un’esperienza coerente. Il nostro interesse è quello di lavorare in singergia con i retailer, affiancando l’esperienza che il consumatore vive all’interno del negozio».
Novità per la stagione autunno/inverno?
«È importante considerare Huawei sempre più come un brand produttore di “ecosistema” i cui prodotti comunicano senza soluzione di continuità e in modo intelligente ed evoluto tra loro. Per questo le nostre attività continueranno ad andare in questa direzione: basti pensare alla funzionalità del super device, che permette un uso senza soluzione di continuità tra device differenti collegabili tra loro con un tocco. Partendo dalle esigenze dei consumatori, continueremo a lanciare nuovi prodotti e servizi contestualizzati nei 5 scenari principali: Smart Office, Smart Home, Entertainment, Smart Travel e Sports and Health. Di conseguenza, con un approccio multicanale e un media-mix che integrerà fisico e digitale, continueremo a posizionare Huawei come produttore leader non solo di smartphone, ma oggi anche e soprattutto produttore di “ecosistema”, con sempre più nuove app a bordo di AppGallery, e come brand capace di innovare costantemente. Alla prossima IFA presenteremo novità di prodotto molto interessanti. I considerevoli investimenti in ricerca e sviluppo di Huawei fanno sì che in tutte le categorie nelle quali operiamo il risultato sia la realizzazione di prodotti che incontrano il favore del mercato e degli utilizzatori. Senza naturalmente dimenticare i classici eventi consumer, Back to School, Black Friday, Cyber Monday, insieme ad alcune partnership molto stimolanti che ci permetteranno di mettere alla prova e dimostrare quanto sono performanti i nuovi prodotti che lanceremo e che per ora, ovviamente, sono top secret. Riteniamo che questa sia la direzione giusta: siamo sempre stati e saremo sempre più un’azienda customer centric, che perseguirà l’obiettivo di migliorare la qualità della vita attraverso l’esperienza dei nostri prodotti».