I primi mesi del 2022 proseguono nell’incertezza: la crescita dell’inflazione e le preoccupazioni per gli eventi drammatici in Ucraina
Le vendite al dettaglio relative al mese di gennaio mostrano una flessione congiunturale: a livello complessivo il commercio registra un calo del -0,5%; il non alimentare fa segnare, mese su mese, un -0,8%.
«I primi mesi del 2022 proseguono nell’incertezza: la crescita dell’inflazione e le preoccupazioni per gli eventi drammatici in Ucraina rischiano di pesare sulla fragile ripresa dei consumi interni, e minano la fiducia di famiglie e imprese, vanificando il sollievo per la regressione dei contagi» commenta Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione. «Con gli ulteriori aumenti dei beni energetici e l’incremento dei prezzi dei beni di largo consumo, che si comincia a registrare, ci aspettiamo quindi un atteggiamento di grande cautela da parte delle famiglie nella prima parte dell’anno, con il rischio di una contrazione dei consumi soprattutto in settori, come quello dei beni non alimentari, già duramente colpiti dalle restrizioni durante la pandemia».
«Le aziende della distribuzione moderna continuano nello sforzo di tutelare il potere di acquisto delle famiglie così come a prestare attenzione alle filiere più fragili. In questo momento di forte preoccupazione e incertezza è quindi indispensabile che agli sforzi delle aziende si affianchi un forte impegno delle istituzioni nel mettere in campo tutte le misure possibili a tutela delle famiglie, per evitare effetti depressivi sui consumi, e a supporto delle imprese che, con l’aumento dei costi, si trovano di fronte a crescenti difficoltà» conclude Buttarelli.