Per il suo ritorno in Italia emporia ha voluto commissionare una ricerca per esplorare come i senior approcciano la tecnologia e i dispositivi cellulari
Quale rapporto tra senior e tecnologia? È quello che ha voluto indagare emporia per il suo ritorno in Italia. Dallo studio emerge che la popolazione italiana dei senior presenta un alto grado di indipendenza nella vita di tutti i giorni e soprattutto nell’utilizzo di dispositivi tecnologici. I dispositivi cellulari sono infatti diventati una seconda natura per gli anziani e rappresentano uno strumento importante non solo per combattere la solitudine, ma anche per affrontare tutti gli impegni della vita quotidiana in totale autonomia. La ricerca ha svelato diversi dati riguardo la capacità di autogestione degli anziani, evidenziando un cambiamento radicale in una fetta di mercato che fino a pochi anni fa si rivolgeva principalmente a figli e parenti.
Quale rapporto tra senior e tecnologia?
A confermare la tesi che vede il senior come padrone della propria digitalizzazione, il 65,1% degli intervistati dichiara di aver completato il processo di acquisto del proprio dispositivo telefonico mobile da solo, mentre solo il 24,5% degli intervistati afferma di aver lasciato l’onere a figli o parenti di altro grado. Le informazioni necessarie a completare l’acquisto rimangono comunque prerogativa di persone terze, infatti il 30,3% del campione intervistato si affida per consigli e suggerimenti a parenti e amici, seguito da un 27,6% che si lascia guidare dal personale di vendita, con internet, che lascia intendere una ricerca autonoma da parte del senior, al 20,7%. In ogni caso dai dati risulta che solo una piccola parte dei senior si disinteressa totalmente al processo di acquisto (17,2%), evidenziando una centralità dell’anziano nell’intero processo decisionale. Altro dato che mostra efficacemente il crescente senso di autonomia negli anziani è quello riguardante il bisogno di supporto nell’imparare ad utilizzare un dispositivo telefonico mobile. Il 51,9% degli intervistati ha infatti asserito che, nei primi momenti di utilizzo del loro device, non hanno necessitato di alcun tipo di aiuto, mentre il 39,7% si è affidato ai parenti, andando a sottolineare la necessità del supporto di figli e nipoti, ma con una percentuale in netto ripiego rispetto alla prima.
Il telefono come mezzo
A questi dati si collega un altro cambiamento rilevante: gli anziani non vedono più il telefono come fine per rimanere in comunicazione con i loro cari. Infatti, il 47,8% degli intervistati, seppur dichiarando che il fattore comunicazione sia tuttora importante, afferma che in egual misura utilizzano i loro dispositivi mobile per altre funzioni, fra cui spiccano le app di messaggistica (70,2%), la produzione di foto e video (54,9%), e-mail (47,6%) e a seguire le app per monitorare il meteo, il navigatore, i social media, online banking, siti di informazione e quotidiani, acquisti online. Le funzionalità di monitoraggio della salute e le possibilità di invio automatico dei propri dati al medico di famiglia, invece, sono tra le caratteristiche che hanno accumulato meno risposte, andando a indicare che in questo caso il senior continua a preferire le metodiche tradizionali. Infine, l’utilizzo dei social media si configura ancora come un’area poco presidiata: togliendo Whatsapp, che raccoglie il 71,2% di risposte, ma che si lega perfettamente all’esigenza di comunicazione con parenti e amici, i restanti social ottengono percentuali sotto il 15%. Solo Facebook si configura come social media in utilizzo, come dichiarato dal 38,9% dei partecipanti.
Lo studio, condotto da Astra Ricerche, apre la pista al brand, che torna in Italia ancora più consapevole della sua mission, volta a semplificare la vita ai senior fornendo soluzioni di tecnologia avanzata e semplificata allo stesso tempo